Un friulano DOC, curioso del mondo

Agostino Fornasier si racconta

Un friulano DOC, curioso del mondo
La mia Termolegno: ispirazioni e tappe di una singolare storia d’impresa.

Le mie radici in una terra unica


Rauscedo è nel cuore del Friuli, nelle terre magre tra gli ampi greti del Cellina-Meduna e il vasto letto del Tagliamento. È un territorio unico, di grande interesse ambientale per il suo paesaggio quasi steppico. La pianura sassosa, drenante, dominata dalle vicine Prealpi, nasconde acque invisibili, sotterranee, destinate a risorgere più a valle, con una miriade di rogge e di fiumi. Il terreno calcareo è l’ideale per la viticoltura: qui nascono i rinomati vini della zona DOC Friuli Grave.

E qui, ormai da qualche decennio, prospera un’attività agricola di cui Rauscedo è la riconosciuta capitale: la produzione delle barbatelle. Qui si coltivano dunque “le radici del vino”. È in questo settore che trovai il mio primo impiego. Ma vocazione e destino, presto, mi avrebbero fatto percorrere un’altra strada.
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Il richiamo della meccanica


Dentro di me, fin da giovane, fremeva una passione quasi istintiva per la meccanica e le lavorazioni metallurgiche, la carpenteria e la creazione delle macchine: un talento friulano, esploso negli anni del boom economico con imprese affermatesi in tutto il mondo, dalla Danieli alla Zanussi, solo per citare due tra le maggiori.
L’agricoltura mi aveva insegnato sì la pazienza e la cura, la disciplina dell’attesa, ma dentro di me volevo inventare, fabbricare, ero irresistibilmente attratto da quel dinamico mondo produttivo.


“Illuminato” sulla strada del legno


Impiegai un po’ di anni a incontrare il mio futuro e l’ispirazione decisiva me la diede una temporanea esperienza commerciale, una di quelle istruttive parentesi che ti portano lontano sia fisicamente, sia culturalmente. Per un periodo, infatti, lavorai nel commercio del legno, con frequenti viaggi in varie parti d’Europa. Fu presso un cliente che feci casualmente conoscenza della tecnologia degli essiccatoi, intuendo subito che la loro produzione lasciava ampio spazio a quella creatività, a quelle sfide tecniche di cui sento costante bisogno nel mio lavoro quotidiano.


Dal 1994, Termolegno: un’azienda con un preciso DNA


Come una scommessa, all’inizio quasi impossibile, nel 1994 è nata Termolegno. Ieri è già oggi e oggi è già domani.
Dai primi essiccatoi molta strada è stata fatta e questo percorso, arricchito da incontri e reso stimolante da problemi tecnici sempre nuovi da risolvere, ha contribuito a forgiare la nostra identità.
Termolegno, innanzitutto, è un’azienda con un forte senso di appartenenza che deriva dalla nostra matrice famigliare, ed è trasmesso anche ai nostri collaboratori.
‘Io lavoro come se fossi Termolegno’, dicono spesso gli operatori delle nostre squadre esterne di montaggio. Questo spirito favorisce una forte coesione organizzativa, che facilita e razionalizza le pratiche ordinarie, lasciando ampio spazio alla Ricerca & Sviluppo.
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Così sintetizzerei i nostri punti di forza:
  • Creatività oltre gli standard, alla continua ricerca di soluzioni innovative e personalizzate;
  • Qualità senza compromessi, a partire dalla materia prima e dai componenti impiegati, per proseguire con l’impegno di lavorare sempre a regola d’arte;
  • Affidabilità, con l’obiettivo di consegnare ai nostri clienti prodotti ben funzionanti, efficienti e resistenti, accompagnandoli quando serve con un innovativo servizio di customer care.
Queste caratteristiche, riconosciute dal mercato, hanno contribuito a consolidare una precisa immagine della nostra impresa: una seria azienda del Friuli Venezia Giulia, che con il “passa parola” è riuscita a fare breccia in un’ottantina di Paesi di quasi tutti i continenti, con una forte presenza in Europa (in particolare Francia, Germania, Paesi Baltici), Africa, Centro e Sud America. Una nostra realizzazione in Africa Centrale ha creato un contatto con un nuovo cliente, per cui poi abbiamo prodotto un impianto su misura in Russia! “Il mondo è piccolo” se lo sappiamo percorrere con rispetto, stando sempre con i piedi per terra.


Passione e responsabilità: l’eredità più preziosa di un’impresa famigliare


A concludere questa breve presentazione, ci tengo a ricordare il principale punto di forza di Termolegno: la passione per il nostro lavoro, che ho cercato di trasmettere alle mie figlie Irene e Ilaria, rispettivamente responsabile amministrativa e responsabile commerciale di Termolegno.
Mi piace la parola “responsabilità”, e sono orgoglioso che questa sia la vera eredità di famiglia, quella più intangibile ma al tempo stesso più solida e fertile.  Tutto comincia dalla responsabilità. La responsabilità è la radice del futuro.
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